Protocollo Fenice

Come trovare la propria strada nella vita

come trovare la propria strada

La vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente.
(Mahatma Gandhi)

Contents

Il futuro da piccole

Da bambine tutto ci era chiaro. Vedevamo la vita come una lunga strada ricca di possibilità che si aprivano davanti a noi e l’unica cosa che dovevamo fare era scegliere ciò che ci più ci piaceva.

Trovare la propria strada sembrava addirittura divertente.

Poi siamo cresciute e ci siamo rese conto di quanto la vita sia più complessa di quello che immaginavamo.

Per questo motivo, piano piano, abbiamo ridemensionato i nostri sogni, ogni giorno di più finché ci siamo svegliate un giorno in una vita che sentiamo non ci appartiene davvero e a condurre una vita dalla quale sogniamo di fuggire.

Cosa è successo? Cosa ci ha condotto in una situazione così diversa da quella iniziale?

Per capirlo dobbiamo vedere come funziona il nostro cervello.

Da bambini la parte preponderante è quella irrazionale, istintiva. La parte inconscia. Non dobbiamo preoccuparci di come pagare le bollette né sappiamo come diventare un astronauta. Inoltre tendiamo a vivere sempre nel presente senza pensare alle conseguenze future e la nostra paura più grande è che un mostro viva sotto il nostro letto.

trovare la propria strada senza problemi da bambini

Mano mano che cresciamo la realtà ci bussa alla porta con fare prepotente ricordandoci che non si mangia né si paga il mutuo con sogni e desideri.

Quella realtà è la parte razionale, conscia del nostro cervello. E poi la vocina inizia a sussurrarci che ormai siamo grandi e quei desideri sono solo fantasie di bambino. Magari ci ricorda anche che non valiamo poi un granché per cui è già tanto che qualcuno ci faccia il favore di darci un lavoro.

A questo punto, trovare la propria strada, diventa molto complicato.

E se tutto questo ti sembra triste hai perfettamente ragione. Lo è.

Il potere della consapevolezza per trovare la propria strada

Fermati un attimo a pensare.

Cosa mi piacerebbe fare davvero nella vita? Come posso trovare la strada giusta per me?

Cosa vuoi realmente? Provo ad indovinare. Sentirti realizzata, vivere il più a lungo possibile in salute, avere soldi a sufficienza per pagare tutte le spese e fare quello che ami (viaggi, shopping, hobbies vari eccetera), essere circondata dall’amore dei tuoi cari e degli amici veri, sentirti finalmente sicura di te stessa, avere un lavoro che ami e che non vedi l’ora di fare ogni mattina, avere tempo da dedicare alla tua famiglia e ai tuoi interessi.

In due parole, essere felice.

Invece in questo momento ti manca qualcosa (o tutto) nella tua vita per esserlo.

Magari hai una famiglia che ti fa stare bene ma un lavoro che detesti.

Forse sei una donna in carriera che vuole più tempo per se stessa.

Potresti avere soldi a sufficienza per sopravvivere ma non per divertirti o forse arrivare a fine mese è già un’impresa epica.

Magari sei talmente lontana da te stessa da non ricordare nemmeno più cosa sognavi da piccola. Forse non ricordi più come trovare la tua strada per raggiungere la felicità. 

E’ probabile che da bambina tu sapessi cosa fare finché la razionalità ha preso il sopravvento.

Lasciami dire un paio di cose sulla razionalità.

Devi sapere che io sono un’amante della logica. Adoro le conseguenze logiche. Tendo spesso ad essere piuttosto razionale sforzandomi di decidere raccogliendo dati eccetera. Bene, sappi che con questo metodo io abbia preso le peggiori decisioni della mia vita! 

Mi riferisco in particolare a quelle decisioni che hanno il potere di stravolgere il corso della vita.

Magari la decisione di cambiare lavoro, di iniziare un progetto personale.

Decidere di lasciare il proprio partner o trasferirsi in un’altra città.

Insomma, quel tipo di decisioni che hanno a che fare con il trovare la propria strada nella vita.

E sai cosa?

Le migliori decisioni le ho prese seguendo soprattutto l’istinto. Ciò che sentivo come desiderio ardente nelle vene.

Il problema è che, di solito, ciò che desideri veramente si trova proprio dove ti vuole portare l’istinto ma andare lì ti genera una paura assurda perché quasi certamente significa uscire dalla propria comfort zone.

Insomma, un po’ come partire per un’esplorazione in Antartide con le infradito 🙂

Ti ho fatto ragionare con me fino a qui per svelarti un’amara realtà: per trovare la propria strada è necessario rischiare. Per essere felici, quindi, è necessario uscire dal perimetro della tua vita attuale.

Parliamoci chiaro.

Se stai leggendo questo articolo significa che hai cercato su google “come trovare la propria strada” o roba simile e se lo hai fatto è probabile che la vita che stai vivendo non ti stia dando grandi soddisfazioni. 

Magari ti senti pure un po’ in colpa, specialmente se hai dei figli perché ti aspettavi che essere madre potesse riempire tutti i vuoti del mondo ed invece non è andata proprio così.

Anche a me è capitato e conosco benissimo quella brutta sensazione ma la verità è che si tratta solo di una credenza, un’immagine mentale che puoi modificare. Se l’argomento ti interessa ti rimando a questo articolo che ho scritto proprio su questo tema.

E se ti sei messa a cercare attivamente articoli online su come trovare la propria strada significa che vuoi provare a fare qualcosa di concreto e questo è già un enorme passo in avanti. 

Là fuori ci sono milioni di persone che ogni giorno ripetono incessantemente il copione della giornata precedente e così via.

Corrono ogni mattina la “rat race” ovvero girano forsennatamente sulla ruota come criceti fino ad arrivare alla sera distrutti dalla stanchezza cercando briciole di gratificazione istantanea e lowcost davanti all’ennesima seria Netflix o scrollando sui social senza sosta.

Ci sono troppe persone che vivono aspettando il giorno in cui saranno felici come se questo evento fosse una sorta di magia frutto del caso.

Ma torniamo a noi.

La buona notizia è che stai prendendo consapevolezza che c’è qualcosa che non va nella tua vita (o nei tuoi pensieri?) e che forse hai una speranza.

Che tu ci creda o no rientri in una piccola percentuale della popolazione umana che si interroga, che sta pensando di modificare se stessa e le proprie abitudini per trovare la propria strada.

Non è vero che il “Volere è potere”.
Non il «volere», ma la «consapevolezza» è “potere”.
C.G. Jung

Per me il detto “volere è potere” è da abolire.

Per anni mi ha causato frustrazione e convinta che fossi una donna talmente debole da non riuscire a mantenere la motivazione per più di un mese.

La forza più potente che abbiamo, a mio parere, è invece la consapevolezza.

Pensaci.

Essere consapevole di te stessa significa conoscerti talmente in profondità da sapere cosa ti fa stare bene e cosa ti provoca dolore e sofferenza senza lasciarti trascinare dai condizionamenti esterni.

Essere consapevole significa anche prendere decisioni sagge, basate solo su te stessa (no, non parlo di essere spietatamente egoista, te lo spiego meglio tra poco) e questo si traduce in un maggiore livello di soddisfazione e felicità.

Sei d’accordo?

Essere consapevole vuol dire essere connessa con te stessa. Significa evitare di sprecare tempo con persone che non valgono la tua attenzione. Vuol dire sapere cosa ti piace fare davvero nella vita. Vuol dire essere più sicura di te stessa e non temere il giudizio degli altri.

Ed il primo aspetto di cui devi prendere consapevolezza sono i tuoi valori guida.

Se non sai cosa siano non preoccuparti, nel prossimo capitolo vedremo nel dettaglio cosa sono e cosa devi fare per identificarli (spoiler: è il primo passo per trovare ed imboccare la strada della tua vita).

coma trovare la propria strada grazie ala consapevolezza di te stessa
γνῶθι σαυτόν (conosci te stesso)

Trova la mappa ovvero i tuoi valori guida

Il primo passo per trovare la propria strada è proprio conoscere te stessa abbastanza bene da sapere cosa sia veramente importante per te.

La parola chiave è quindi scoprire quali sono i tuoi valori guida ovvero ciò per cui vale la pena vivere (per te).

Di solito quando parliamo di valori ci vengono in mente la giustizia, l’integrità morale e così via.

In realtà ce ne sono altri come la libertà, la famiglia, la realizzazione, la pace, la sicurezza e molti altri.

Il primo passo da fare, quindi, è scoprire esattamente quali sono e solo dopo averli individuati puoi passare alla fase successiva: concentrarti su quali obiettivi settare e come raggiungerli.

Ti confesso che, all’inizio, non sono stata molto contenta di dedicare tempo ai valori guida.

Mi ricordo quando ho provato a fare i primi esercizi anni fa totalmente controvoglia perché mi sembrava una roba new age 2.0 mentre io avevo fretta di capire cosa volevo e partire in quarta per ottenerlo.

Non volevo più perdere tempo con l’ennesimo trucco magico.

Avevo già fallito numerose volte in passato ma ho deciso di provarci lo stesso perché desideravo ardentemente cambiare la mia vita e sentirmi felice. Mi si è aperto invece un mondo.

Ho capito subito il motivo che mi aveva impedito di trovare la mia strada. La verità è che, nonostante anni passati in analisi, non mi conoscevo così in profondità.

Ma torniamo a noi.

Ti dico subito che non esiste il metodo definitivo per trovare i tuoi valori senza alcuna possibilità di errore. Non siamo nel campo della scienza per cui non possiamo far altro che andare per tentativi.

Ti assicuro però che, quando riesci ad individuarli, è come un’illuminazione, un’epifania.

Lo capisci perché, all’improvviso, ti sembra che tutto abbia un senso, rivedi anche diversi episodi del tuo passato e noti che è tutto collegato in modo perfetto.

Potrebbe volerci poco o tanto ma devi trovarli, se tralasci questa parte non hai alcuna speranza di trovare la tua strada ed essere felice

Pur raggiungendo tutti gli obiettivi che ti prefiggi non ti sentirai mai veramente bene, anzi, se questi fossero lontani dai tuoi valori rischieresti solo di stare peggio.

E se ciò ti sembra impossibile pensa a quante persone, nel mondo, raggiungono la fama, la ricchezza ed il successo e sono tutt’altro che felici. Al contrario esistono persone che, pur avendo poco o niente a livello materiale, vivono una vita piena di soddisfazioni e serenità.

Ti faccio questi esempi per estremizzare, ovviamente non bisogna essere estremamente povero per essere felice 😁

Per questo motivo nel mio percorso Protocollo Fenice dedichiamo molto tempo a trovare i valori guida. Direi che è totalmente inutile proseguire nel percorso se non sono stati individuati. Mi piace sperimentare nelle sessioni individuali, tuttavia ti segnalo di seguito un paio di metodi per trovare i tuoi valori guida e ricorda: abbi pazienza e fede che ce la farai (attenzione, per fede non mi riferisco a quella religiosa ma fiducia totale che riuscirai a farcela).

Ricorda, questo è un passaggio obbligato per trovare la tua strada nella vita.

4 esercizi pratici per capire quali sono i tuoi valori guida

  • Pensa a 3 persone per le quali provi grande ammirazione. Potrebbero essere conoscenti, familiari, un bisnonno del quale hai conosciuto solo la storia o anche persone che non conosci direttamente ma che possono essere, per te, fonte di ispirazione. Ad esempio scrittori, scienziati, sportivi, cantanti, personaggi della storia eccetera. Per me è stata mia nonna, mi sono resa conto che ciò che ammiravo così tanto in lei erano proprio i valori che mi rappresentano. Ciò che devi fare, quindi, è scrivere questi nomi e, sotto ad essi, il motivo per cui ammiri quelle persone. All’inizio potresti scrivere delle frasi, cerca poi di andare più in profondità tirando fuori l’essenza ovvero il valore (o più di uno). Qui sotto trovi una mia personale tabella di quelli che, per me, sono i valori principali. Sappi che ne esistono molti di più, per trovare elenchi esaustivi ti basta digitare su Google.
SerenitàDisciplinaSfidaInclusioneAccettazione
IndipendenzaBenessereAffettoCrescitaCoerenza
IniziativaOnestàCompassionePerseveranzaBellezza
ComoditàVeritàIntelligenzaPiacereSpiritualità
EmpatiaGentilezzaAltruismoAmbizioneSincerità
SocializzazioneReputazioneAllegriaCompetizioneSperanza
PotereEquilibrioVeritàAmiciziaLibertà
PrestigioEticaGratitudineCoraggioSuccesso
FamigliaCuriositàGiustiziaSaluteUmanità
Alcuni dei valori guida
  • Pensa ai momenti di maggiore felicità ed a quelli di maggiore sofferenza della tua vita fino ad oggi. Scrivi cosa ti ha reso così felice e cosa ti ha reso così disperata. Non ti fermare “al primo strato”, al contrario cerca di sviscerare il motivo effettivo che ti ha fatto soffrire o gioire. Se ad esempio sei stata licenziata il motivo ovvio di tristezza o disperazione è il fatto di non avere più un lavoro eppure non sempre è così. Magari ciò che ti fa veramente soffrire è la paura del giudizio di altre persone come i genitori o il proprio partner. Oppure potresti addirittura sentirti sollevata. In generale ti consiglio sempre di non fermarti all’apparenza e non arrivare a conclusioni logiche ma frettolose e superficiali. È sempre emozionante collegare i puntini ad un certo punto e vedere quanto le cose siano molto più profonde di quello che si vede all’apparenza. Tra l’altro, questo modo di vedere le cose è essenziale per trovare la propria strada nella vita. Sempre avendo come riferimento la tabella qui sopra, cerca di collegare un valore (o più di uno) a queste esperienze e sensazioni.
  • Pensa per cosa vorresti essere ricordata dopo la tua morte. Mi raccomando, non volare basso! Scrivi tutto quello che ti viene e ti sembra importante e poi, come per gli altri metodi, cerca di arrivare a dei valori aiutandoti con la tabella.
  • Scrivi ciò che ti fa arrabbiare terribilmente nel mondo e nelle persone. Non parlo di nervosismo o fastidio ma rabbia vera! Magari odi quando le persone tirano dritto sulle strisce fregandosene di chi sta attraversando la strada? Forse ti fa impazzire quando le persone non ascoltano l’altro? Il fatto che ci sia qualcuno che abbandona il proprio cane o gatto per strada ti tormenta? Ripeto, parlo di emozioni negative davvero forti, chiaramente tutti noi detestiamo certi atteggiamenti ma la verità è che ognuno di noi ha una scala personale in tal senso, non tutto ci fa arrabbiare nello stesso modo. Io ad esempio non capisco più nulla, fin da quando ero bambina, quando una persona prepotente attacca una persona più debole (magari che si trova in una posizione di debolezza). Quando finisco in queste situazioni mi metto sempre in mezzo anche se posso correre dei pericoli. La verità è che non riesco a farne a meno, è una specie di reazione istintiva troppo potente per poter resistere. Sicuramente anche a te dà fastidio questa situazione ma, forse, non nello stesso modo così violento che provo io e viceversa. Quando ti sei segnata tutto prova a capovolgere il discorso e troverai il tuo valore guida. Ritornando al mio esempio, potrei stabilire che giustizia ed empatia sono valori guida per me e che quando vengono “violati” vado su tutte le furie, proprio come se venissi attaccata personalmente.

Bene, adesso dovresti aver tirato fuori qualche valore guida, cerca anche di metterli in una sorta di classifica per capire cosa sia più importante e dunque prioritario per te.

Adesso vediamo di scovare la tua missione di vita 🙂

Come trovare la tua strada (esercizio pratico)

Ecco come devi procedere. Nel percorso Protocollo Fenice questo è forse il secondo aspetto più importante e, devo dire, anche piuttosto emozionante. Come per i valori mi piace sperimentare con le mie clienti proprio perché l’unica certezza che c’è è che non ci sono metodi infallibili, ciò che conta è arrivare a capire la tua missione di vita.

Il metodo passo passo per trovare la tua strada:

  1. Prendi un taccuino o un quaderno e una penna. Ti consiglio sempre di evitare i fogli volanti perché è materiale che vuoi rileggere più volte in futuro
  2. Assicurati di avere almeno 30 minuti liberi senza distrazioni. Si parla della tua vita e del tuo futuro, non fare questo esercizio mentre c’è il caos intorno a te o in un ritaglio di tempo con la mente occupata da tutti gli impegni della giornata. Considera che, probabilmente, dovrai ripetere l’esercizio più di una volta. Ricorda, è inutile e controproducente avere fretta in questo momento, se sbagli adesso perdi solo tempo dopo. Se pensi di non riuscire a trovare 30 minuti per te stessa allora niente (e nessuno) può aiutarti
  3. Siediti in una posizione comoda, chiudi gli occhi e fai alcune respirazioni profonde come se stessi iniziando a meditare 
  4. Ritorna con la mente alla tua infanzia e concentra tutta la tua attenzione su ciò che ti rendeva felice da bambina. Cerca di individuare almeno 5 elementi (esempio, da piccola ero felicissima quando stavo con i miei amici, quando mi portavano in vacanza eccetera). Devi provare a rivivere quelle sensazioni di felicità
  5. Apri gli occhi e scrivi sul quaderno quello che hai ricordato
  6. Adesso scrivi ciò che volevi fare da grande quando eri piccola (sì, compreso l’astronauta). Parliamo di mestieri e stili di vita. Esempio, volevo fare l’archeologo che gira il mondo tra mille avventure come Indiana Jones
  7. Infine scrivi una o più attività che faresti anche adesso completamente gratis perché ti rendono felice, ti sente bene nel farle. Esempio, ascoltare i problemi delle persone e cercare di dare loro dei consigli per aiutarli oppure leggere libri.
  8. Ora rileggi con attenzione tutto quello che hai scritto con un obiettivo preciso: trovare dei match tra ciò che ti rendeva felice da bambina, quello che volevi fare da grande, quello che faresti oggi gratis perché ti piace moltissimo e, naturalmente, i valori guida che hai identificato. Potrebbe venirne fuori uno o più di uno. Ti spiego meglio cosa intendo per match. Qui devi liberare la tua parte inconscia, l’istinto. Se ti riesce difficile puoi far finta che si tratti solo di un gioco che hai deciso di fare, questo è uno dei modi per aggirare la parte razionale rassicurandola ovvero “non preoccuparti cara parte conscia, non ho intenzione di fare nulla di azzardato, solo un semplice gioco”. Sembra una tecnica stupida ma ti assicuro che funziona molto bene. A me ad esempio aiuta molto ascoltare la musica in questi momenti perché favorisce il flusso spontaneo delle emozioni, dei ricordi e dei pensieri “a ruota libera”

Puoi anche scrivere una parola chiave che potrebbe corrispondere al concetto generale e poi, intorno ad essa, scrivere tutto ciò che ti viene in mente, anche qualcosa che ti sembra assurdo (come si fa ad esempio per le mappe mentali o durante un brainstorming).

Leggi diverse volte tutto quello che hai scritto, vedrai che ad un certo punto scatterà qualcosa dentro di te ed inizierai a vedere dei collegamenti. Non ha importanza se all’inizio ti sembra tutto poco razionale, per il momento prendi nota di tutto e basta.

Inizia poi a cercare una logica e un collegamento con la realtà per arrivare ad uno o più concetti chiave che abbiano un senso per te.

Se è la prima volta che fai questo esercizio abbi pazienza, è molto probabile infatti che non riuscirai immediatamente a vedere questi collegamenti e trovare i concetti chiave. Se ci pensi non hai imparato a leggere e scrivere in 30 minuti, no? Lasciati il tempo di ritornare su queste parole più volte in giorni diversi. Non fare l’errore di farti prendere dall’ansia e dalla fretta.

Parliamo di trovare i tuoi valori che costituiscono la tua identità, la tua missione in questa vita e, di conseguenza, impostare i tuoi obiettivi. Che dici, vale la pena darti un po’ di tempo? 🙂

Inserire i valori guida che hai identificato con uno dei metodi che ti ho segnalato prima è fondamentale per arrivare a ciò che devi fare in questa vita. 

Sai perché succede?

Perché i tuoi valori guida ti indicano anche la tua missione di vita, ciò che puoi (e devi) fare nel corso della tua esistenza per evitare di ritrovarti piena di rimpianti quando sarà davvero troppo tardi per tornare indietro. In poche parole, ti aiutano a trovare la strada giusta per te.

E non solo.

I tuoi valori guida ti fanno anche capire perché certe cose non sono andate bene nella tua vita, o almeno una parte di esse. Magari hai dato la colpa solo alla sfiga, al karma o agli altri ma se invece fossi responsabile anche tu di questi passi falsi ed insuccessi?

Ti lascio il link ad un breve articolo che ho scritto sul piccolo sabotatore che è in noi così puoi capire meglio di cosa si tratti. Esserne consapevole (come sempre) è il primo passo per provare a controllarlo.

Cosa rischi davvero se non agisci adesso per trovare la tua strada (missione)

Se non è la prima volta che leggi o vedi i miei contenuti, penso avrai notato che cito spesso la frase “prima che sia troppo tardi”. So che è spiacevole da leggere o sentire, figurati che da fastidio anche a me.

È l’unico modo efficace però che mi costringe a non rimandare, a non aspettare il momento giusto (che non arriva mai) per fare ciò che devo per realizzare i miei sogni e vivere la vita che desidero.

Tempo fa ho creato una vera e propria immagine mentale a dir poco angosciante e oggi voglio condividerla con te perché penso che possa aiutarti in questo momento.

Eccomi sul letto di morte, stanca e molto anziana (spero!) a guardare indietro nella mia vita, a quello che ho fatto, a ciò che sto per lasciare in eredità (non parlo di soldi chiaramente).

Ho fatto sicuramente qualcosa di buono nella mia vita per cui essere soddisfatta. Ho avuto una bella famiglia alla quale ho dedicato tanto tempo. Ho avuto degli amici e ho fatto alcuni viaggi molto belli. Ho imparato una serie di cose e mi sono guadagnata da vivere più o meno sempre.

Sorrido pensandoci ma poi, improvvisamente, sento il cuore stringersi e mi rendo chiaramente conto di essere travolta da un mare di rimpianti.

Come una tempesta di fulmini inarrestabile nella mia mente vedo tutte le decisioni che ho rimandato (e poi non ho preso), tutte le volte che sentivo di fare una certa cosa ma non ho agito perché era troppo rischioso. Tutte quelle volte in cui sentivo dentro di me la spinta a capire perché fossi su questo pianeta in quel momento. Tutte quelle volte in cui ho accarezzato l’idea di realizzare un desiderio profondo. E tutte le volte che vi ho rinunciato, tutte le volte che mi sono girata dall’altra parte voltando le spalle a me stessa, ai miei desideri e bisogni. Ai miei valori guida.

Ed eccomi a morire con il cuore colmo di sgomento per aver appena realizzato di non aver vissuto la vita che volevo, che dovevo vivere e con la spietata consapevolezza di non poterci fare più niente…

La paura del rimpianto come leva per trovare la tua strada

Lo so, può far male pensare ad una scena simile ma è il modo migliore che conosco per darmi una svegliata quando sento di abbandonare la strada maestra o quando divento troppo pigra (sì, succede anche a me!) o quando finisco nella noiosa fase dell’autocommiserazione. O anche quando mi capita qualche evento non troppo piacevole e il mio primo istinto è di mollare tutto e rintanarmi in un angolino rannicchiata aspettando tempi migliori.

Grazie a questa immagine ho fatto tutto quello che ho fatto finora. Ho provato numerose tecniche, trucchi più o meno segreti ma la spietatezza di questa immagine mi fa alzare e agire perché no, non voglio assolutamente che si realizzi!

E attenzione, non parlo di successo ma, anzi, a tutto quello che rischio di non fare per provare a realizzare ciò che voglio.

Se sbagliassi 100 volte provandoci non sarebbe un problema. Non arriverei a provare una sensazione così straziante perché saprei che ho fatto tutto il possibile per riuscire a realizzare ciò che desideravo. Ovviamente alcuni progetti/sogni/desideri si concretizzano, altri magari rimangono a metà ed altri non si realizzano nemmeno in due o tre vite ma se ci hai provato con il sorriso e con l’entusiasmo di certo non potrai provare rimpianto, al massimo un po’ di dispiacere per non esserci riuscita ma, non so se, per me il rimpianto è un vero e proprio incubo.

In realtà non la penso solo io così perché questa emozione è tra le più brutte da provare, è tra quelle che hanno il potere di avvelenarci e farci finire come nella mia scena.

Sei d’accordo con me?

Come essere felice nella vita (Raggiungi i tuoi obiettivi)

Devi sapere che non hai alcuna speranza di essere felice se non vivi allineata ai tuoi valori. Non esiste rimedio. L’unico modo per sentirti davvero bene è questo e ti assicuro che non è per niente facile anche se assolutamente possibile.

Nel percorso Protocollo Fenice dedico ampio spazio alla ricerca dei valori e capita tranquillamente di doverci tornare sopra più di una volta. 

Se vuoi saperne di più clicca qui sotto per vedere il training GRATIS che ho preparato per te. Sotto il video troverai un form per poter richiedere una consulenza strategica di 1 ora con me.

Parleremo bene della tua situazione, dei tuoi desideri, di ciò che ti frena e di cosa vorresti raggiungere.

Se ci saranno i presupposti per lavorare insieme ti darò tutti i dettagli del percorso altrimenti ci saluteremo senza alcun problema (riceverai comunque informazioni e dritte specifiche per la tua situazione).

Lo specifico sempre per cui lo ribadisco anche qui.

Non faccio una selezione per una logica di marketing ma per due motivi ben precisi, Il primo è che il percorso ha una durata media di 8 settimane (può durare anche di più a seconda della situazione e di quello che accade nel percorso stesso), io seguo personalmente le mie clienti per cui capirai bene che posso accettare solo un certo numero di donne che sono seriamente intenzionate a trovare la propria strada.

Secondo, non posso aiutare chi non vuole essere aiutato, chi ha bisogno di un supporto di tipo psicologico (e io non sono assolutamente qualificata) o chi non ha abbastanza motivazione. Semplicemente falliremmo. Eh sì, perché se fallisci tu fallisco anche io.

La mia missione di vita è aiutare le donne come te a cambiare il corso degli eventi e non ho alcuna intenzione di forzare le cose.

Bene, detto questo torniamo a noi.

Quindi, come essere felice nella vita?

Scomponi gli obiettivi e identifica le azioni chiave

Abbiamo già visto che l’unico modo per esserlo è allinearsi con i propri valori di vita. Devi pensare a loro come il tuo faro nella notte.

Se vaghi al buio come potrai trovare la strada che ti porta dove vuoi andare?

Ecco, con la vita è esattamente la stessa cosa.

Allora, diciamo che hai individuato i tuoi valori con assoluta certezza, adesso devi procedere al passo 2 ovvero tirare fuori gli obiettivi che, se raggiunti, ti consentiranno di realizzare la tua missione di vita.

È pratica diffusa settare gli obiettivi a 3, 6 e 12 mesi ma io non amo particolarmente questa cosa e ti spiego subito perché.

Noi esseri umani non siamo robot.

Questo significa che non possiamo essere programmati con certezza.

Fissare degli obiettivi da raggiungere è parte di ogni percorso efficace di crescita personale, tuttavia sappiamo bene quante variabili la vita ci presenti ad ogni occasione.

Senza contare quella terribile mania della perfezione che noi donne conosciamo fin troppo bene.

Mi riferisco a quella sensazione che ti assale quando decidi di costruire una nuova abitudine positiva (mangiare meglio, iniziare ad allenarti, leggere ogni giorno eccetera) con la motivazione alle stelle e poi, alla primo “intoppo” ti ritrovi a pensare che ormai il piano è saltato per cui tanto vale attendere il lunedì/mese/vita successivi.

Eh sì, quel meraviglioso piano così perfetto (magari lo hai creato utilizzando anche Pinterest e Canva) non può essere macchiato da tale, orribile imperfezione.

Giusto?

Sbagliatissimo!

Dimenticati della perfezione.

I tuoi piani saranno inevitabilmente imperfetti. Ci sarà sempre una cena dietro l’angolo, l’influenza, una giornata storta. O peggio.

All’inizio sembra di sottoporsi ad una specie di tortura, poi ti abitui ed è lì che inizia il vero cambiamento.

Continuare inesorabilmente a fare ciò che devi fregandotene delle imperfezioni, delle mancanze, di quelle spunte che non hai potuto mettere nel tuo bellissimo planning è l’unico, vero modo per raggiungere davvero i tuoi obiettivi.

Questo vale per qualsiasi obiettivo, dallo sport al dimagrimento, dal costruire un impero milionario ad un viaggio intorno al mondo, dal leggere ogni giorno al realizzare la propria missione di vita. 

Ecco perché non amo la pianificazione temporale rigida degli obiettivi. Perché è una trappola mentale se sei come me. Perché è facile che cadrai se non al primo al secondo intoppo.

Sono sicura che ci capiamo 🙂

È giusto fissare dei tempi però consiglio sempre di considerare tempi più dilatati e comunque flessibili in caso di buche sul percorso.

E poi diciamolo, dipende anche dall’obiettivo. Se parliamo di perdere 10 chili il tempo necessario per raggiungere l’obiettivo è abbastanza facile da stimare. In questo caso, considerando un calo di 700 grammi alla settimana (è il valore medio consigliato dai medici) so che mi serviranno circa 3 mesi e mezzo. Consideriamo anche qualcosa in più per ogni evenienza e posso dire che in 4 mesi, massimo 5 dovrei aver raggiunto il mio obiettivo.

Se invece vuoi un addome scolpito il discorso si complica. Quanto tempo serve con esattezza per riuscirci? Dipende dalla tua situazione di partenza, dal tempo che puoi dedicarci, dal tipo di allenamento che intendi o puoi fare eccetera.

Se hai intenzione di laurearti è facile perché puoi fare una stima considerando il numero di esami da sostenere, di quanto tempo avrai bisogno per scrivere la tesi di laurea, quante ore al giorno puoi studiare. Ma se invece il tuo obiettivo fosse ottenere una promozione? Magari non dipende solo da te, magari ci sei già vicina o magari hai appena iniziato a pensarci.

Ecco, prova a pensare a quanto sia difficile stabilire dei tempi esatti per realizzare la tua missione di vita. Potrebbe anche essere semplice se ci sei, in realtà, già vicina (a volte serve solo diventare consapevoli) ma se l’hai appena scoperta e ti rendi conto che per cambiare il corso degli eventi devi raggiungere anche più di un obiettivo? O se ancora non sai quale sia?

Per questo motivo, di solito, nel percorso Protocollo Fenice non stabiliamo tempi ferrei (obiettivi a 3 mesi, obiettivi a 6 mesi eccetera) piuttosto individuiamo delle azioni, quotidiane o meno (anche in questo caso dipende dall’obiettivo) che fanno la differenza facendoti guadagnare un pezzo di strada verso l’obiettivo.

Il senso è simile alla tecnica di “smembramento” dell’obiettivo ovvero ne setto uno e poi lo spezzetto in piccole azioni che mi permettono di raggiungerlo.

La differenza è che il planning che dò si riferisce solitamente alle azioni più rilevanti. Ad esempio non ti suggerirò di svegliarti ogni mattina alle 5 né di seguire una certa morning routine se queste azioni non sono funzionali al raggiungimento dei tuoi obiettivi (e quindi alla realizzazione della tua missione di vita).

Te lo consiglierei però se fosse l’unica finestra temporale utile in tutta la giornata.

Il videogioco più importante della tua vita

Devi vedere la tua missione, i valori, gli obiettivi e tutti gli strumenti che ti servono come un rompicapo da risolvere. Come un videogioco. Se non sconfiggi il mostro del primo livello non puoi passare al secondo. Non puoi nemmeno scoprire come trovare la tua strada.

Tu sei l’eroina della tua storia, i valori sono la tua mappa, gli obiettivi sono le mete da raggiungere, le tecniche della crescita personale i tuoi strumenti e la realizzazione della tua missione di vita la tua ricompensa (dopo aver sconfitto il mostro finale)

Ed io sono l’aiuto del pubblico che ti dà una mano a prendere consapevolezza della tua missione, ti dice dove trovare la mappa, ti dà indicazioni per raggiungere le varie mete e ti fornisce gli strumenti mano mano che ti servono durante il tuo viaggio.

il viaggio come trovare la propria strada

È così.

Adesso che sai cosa vuoi raggiungere nella vita (prima che sia troppo tardi) individua da uno a tre obiettivi che devi raggiungere per sbloccare il livello successivo ovvero realizzare ciò che hai capito che vuoi fare davvero.

Ti consiglio sempre di scrivere tutto sul tuo taccuino e mai sui fogli volanti.

Una volta che li hai individuati non ti resta che documentarti con attenzione sui tempi, i costi, la fattibilità eccetera. Spesso infatti il raggiungimento di alcuni obiettivi non dipende esclusivamente dalla nostra volontà, o meglio, bisogna risolvere altre cose solo per poter iniziare a lavorare sull’obiettivo.

Mi spiego meglio.

Mettiamo che tu debba fare un corso per sviluppare delle competenze indispensabili e che questo corso abbia un costo di 3000 euro. Se hai questa disponibilità economica potrai procedere direttamente con l’iscrizione.

Se invece non hai il budget, devi prima preoccuparti di ottenerlo e per riuscirci potresti dover scegliere tra più possibilità (rimaniamo sempre nel campo dell’onestà 😁)

Ad esempio potresti fare un lavoro extra (o un lavoro principale se non hai un impiego al momento), potresti chiedere un prestito ad un familiare, potresti decidere di mettere da parte un tot di soldi al mese per un certo periodo di tempo eccetera. Senza contare che potresti avere altre cose da sistemare, se ad esempio hai un figlio piccolo potresti doverlo lasciare qualche ora ad un familiare o pagare una baby sitter e così via.

E se stai pensando “che fatica!” hai ragione, nulla è regalato e tutto va sudato ma solo tu sai se la ricompensa finale ne valga la pena.

Se la tua risposta è “SI” allora non hai scuse e se te le crei vuol dire che quella che pensi non è la tua vera missione di vita.

Purtroppo non è facile riuscire ad individuarla agendo in autonomia, spesso si incappa più in un desiderio che nella missione vera e propria. I desideri non hanno una spinta così forte da farci rivoluzionare completamente la nostra vita eppure sono le idee sulle quali fantastichiamo più spesso. 

Se non vuoi perdere tempo puoi richiedere il video training gratuito Trova la tua strada e, se avrai i requisiti richiesti, potrai inviare la candidatura per ricevere la consulenza strategica gratuita.

Quello che hai letto poche righe sopra è un ragionamento che devi fare per qualsiasi obiettivo tu abbia individuato (come ti dicevo potrebbe essercene più di uno da raggiungere).

A questo punto non ti resta che stimare dei tempi realistici per raggiungere ogni obiettivo. Non essere né troppo ottimista né pessimista. 

Io di solito scrivo il tempo effettivo che ci vuole (vedi l’esempio dei 10 kg da perdere qui sopra) e ci aggiungo circa il 10-15% di tempo in più e di solito non sbaglio o comunque non di molto.

Adesso che hai settato i tuoi obiettivi procedendo come ti ho appena suggerito puoi fare un planning delle piccole azioni che devi fare per ogni singolo obiettivo.

Facciamo l’esempio di un corso di studio.

Devi stabilire il tempo di studio giornaliero da dedicare per completare il corso, anche in questo caso esistono variabili diverse a seconda che si tratti di un corso della durata di un tot di settimane e mesi con esame finale o che siano previsti più prove durante il percorso.

Il tempo dipende chiaramente dai tuoi impegni, se lavori a tempo pieno o part time, se hai una famiglia, se disponi di più tempo eccetera. Stabilisci chiaramente quando e quanto studierai e se lo farai ogni giorno della settimana o solo dal lunedì al venerdì o solo nel fine settimana. Cerca di scrivere chiaramente le ore di studio, anche in questo caso è inutile partire a mille perché gli inconvenienti sono sempre dietro l’angolo.

In questo caso, parlando di costruzione di una piccola abitudine, ritorniamo alla tecnica del poco ma costante. Meglio fissare 1 ora al giorno dal lunedì al venerdì che sai che riuscirai a mantenere nel tempo piuttosto di 3 ore 7 giorni su 7 sapendo che hai già una vita piuttosto impegnata.

Chiaramente devi trovare un equilibrio tra le ore di studio e il tempo totale che intendi impiegare per raggiungere la meta ovvero l’obiettivo. Se è vero che in questi casi è preferibile “volare basso” ma in modo costante è anche vero che non ti conviene trascinare troppo i tempi perché potresti stancarti nel lungo periodo e perdere motivazione.

Il planner per realizzare la tua missione di vita (BONUS! File da scaricare)

Ti ho preparato uno schema di planning molto facile che puoi stampare ed utilizzare subito, naturalmente puoi crearne uno tu stessa secondo i tuoi gusti ma ti consiglio di mantenere più o meno questo schema. 

Esempio di come usare il planner settimanale

Ecco l’immagine del planner con alcune attività inserite così ti faccio capire meglio come puoi usarlo. Piccola nota, a me piace usare il planner settimanale anche per inserire alcune attività minori legate alla mia quotidianità come, ad esempio, l’allenamento o un evento in famiglia che ci tengo a fare ma anche un piccolo task come fare una telefonata o ricordarsi di fare qualcosa. Questo dipende da te e dalle tue abitudini, se ad esempio sei abituata all’agenda giornaliera, probabilmente, non hai questa necessità.

In generale ti consiglio di inserire l’80% di attività che devi completare legate ai tuoi obiettivi e un massimo di 20% di attività extra.

È infatti importante che il planner ti aiuti a focalizzarti sui task fondamentali e basta, quelli rilevanti che devi completare per proseguire nella tua strada verso la meta (l’obiettivo) e che poi ti porteranno, alla fine, alla realizzazione della tua missione di vita e trovare, finalmente, la tua strada.

Però, come detto, se ti viene comodo, puoi inserire anche qualche piccola “thing to do”.

Puoi scaricare il template del planner cliccando sul pulsante qui sotto:

La perfezione ti impedisce di raggiungere i tuoi obiettivi (e trovare finalmente la tua strada)

Piccolo appunto sulle abitudini e sulla routine.

Anche in questo caso il rischio perfezione è dietro l’angolo, succede spesso che si fa un bel programma e si comincia a rispettarlo. Poi accade qualcosa, anche semplicemente un momento di stanchezza, e diventa un lavoro seguire la routine.

Fermati!

Ricorda. Il tuo obiettivo non è mai mettere la crocetta sull’attività appena svolta, non è rispettare la routine qualunque cosa accada. Il tuo obiettivo è raggiungere la meta che ti sei prefissa e stop.

La routine è solo uno strumento.

So di andare contro corrente affermando ciò ma lo devo dire perché io stessa sono caduta più volte nel tranello della routine perfetta, della lista di attività giornaliere (i task) da completare e ti assicuro che, in molti casi, mi hanno danneggiata e paradossalmente rallentata.

Ripeto, la giusta via sta nel mezzo.

Io cambio spesso la mia routine perché ho imparato che ciò che conta e che sia funzionale all’obiettivo, il resto non ha alcuna importanza e lo ribadisco sempre anche nel mio percorso Protocollo Fenice.

Se quindi, dopo un certo periodo di tempo, ti rendi conto di non riuscire più a stare dietro al tempo stabilito, all’orario che avevi stabilito cambia ciò che non va bene e basta.

Non esiste la routine perfetta ma solo una che funziona per te e basta e solo per quell’obiettivo (e deve essere piacevole da fare, se ti annoia, cambiala!).

Vediamo subito l’ultimo passaggio che devi fare per trovare la tua strada e realizzare la tua missione di vita.

Affila le armi della crescita personale

Ricordi l’immagine che ti ho suggerito qualche riga sopra? Quella dove tu sei l’eroina che deve completare la missione?

Abbiamo visto la mappa (i valori) ovvero scoprire la tua strada, abbiamo visto le mete da raggiungere (gli obiettivi).

Adesso, se hai svolto bene il lavoro che ti ho insegnato in questa guida, dovresti sapere qual’è la tua missione di vita e come puoi raggiungerla attraverso alcuni obiettivi ed attività da completare entro un certo tempo.

Ti mancano le armi, però. Perché nel percorso i pericoli sono sempre in agguato, alcuni già li conosci ed altri potresti scoprirli solo strada facendo.

strumenti della crescita personale come trovare la propria strada

Vediamo subito un esempio per capire meglio cosa voglio dire.

Hai individuato i tuoi valori guida, compreso con certezza quale sia la tua missione di vita e identificato con chiarezza gli obiettivi (le azioni) da raggiungere.

Sai cosa devi fare ma non ce la fai perché la tua austostima è talmente bassa che potresti usarla come straccio per dare una pulita per terra.

La tua migliore amica è la vocina nella tua testa che ti ricorda ogni minuto quanto tu sia sbagliata, quanto tu non valga, che gli altri possono e tu no, che non ce la farai mai e che anche solo il pensarci ti rende ridicola (le senti le risate degli altri in sottofondo?).

È un bel problema perché una bassa autostima ti impedisce letteralmente di muoverti o comunque di andare dove desideri. È un po’ come camminare sotto al sole in pieno deserto portando uno zaino che pesa 40 kg.

E quindi cosa puoi fare per uscire da questa situazione?

Secondo esempio. Inizi le attività che hai pianificato ma, dopo un po’, ti rendi conto che c’è qualcosa che non va. Tu vuoi farle, vuoi certamente raggiungere l’obiettivo ed ancora di più realizzare la tua missione di vita.

Eppure accade sempre qualcosa che te lo impedisce. Ti vengono in mente mille problemi, ti ritrovi con inconvenienti di ogni tipo da risolvere, magari non riesci a sentire la sveglia che ti metti per lavorare al tuo progetto eccetera.

Prima di pensare alla sfiga cosmica rifletti un attimo.

E se tu stessi praticando la sacra arte dell’autosabotaggio come ho scritto nell’articolo sopra linkato? Ok ma perché?

Se vuoi veramente raggiungere la tua destinazione finale, perché mai dovresti autosabotarti?

Ecco che sei finita nelle paludi delle credenze limitanti che, magari, non sai nemmeno di avere.

Forse qualcuna la conosci ma questa, proprio, non te l’aspettavi.

Ti ho già detto che la strada verso la felicità è bella pendente? 😉

Ok Valentina, ho capito (più o meno). Ma quindi come diamine faccio??

Nel percorso Protocollo Fenice infatti questa è la fase 4, quella finale, nella quale andiamo a risolvere “chirurgicamente” proprio questi problemi utilizzando gli strumenti che la crescita personale e le neuroscienze ci mettono a disposizione.

Naturalmente non arriviamo a scoprire questi problemi alla fine, al contrario sono di solito noti fin dall’inizio grazie al questionario, all’intervista e alle varie call che faccio con le mie clienti.

Magari ti sembrerà strano ma questo è l’ultimo dei problemi.

Sì, ciò su cui la maggior parte delle persone si concentra è solo una pratica da sbrigare, non il vero problema.

Alle clienti fornisco il materiale di cui hanno bisogno per risolvere le criticità rilevate nel percorso. Parallelamente, soprattutto quando parliamo di credenze limitanti, affrontiamo la cosa durante le sessioni one to one.

La verità sugli strumenti della crescita personale

Ultimamente vedo diverse persone nel campo della crescita personale e del fitness che condividono la loro morning routine ad esempio ed ogni volta sorrido.

Quella è, appunto, la loro morning routine!

Ricorda sempre che tutto ciò che si trova in giro sulla crescita personale (lo stesso vale per i miei contenuti) non è una legge matematica ed immutabile. La maggior parte dei corsi, dei libri, dei video e degli articoli si concentrano sugli strumenti ma il problema è un altro.

In realtà questo vale per qualsiasi campo, ad esempio nel marketing digitale c’è la moda del funnel (in realtà è ormai datata ma sempre attuale) e puoi trovare corsi anche molto costosi che parlano solo del funnel come se questo fosse la strategia.

No, non lo è.

Il funnel come la morning routine, la costruzione delle abitudini, l’aumento dell’autostima eccetera sono solo strumenti che non ti regalano magicamente la vita che desideri da soli.

E se iinvece hai l’impressione che siano l’unica via per raggiungere il successo sappi che è soprattutto merito del marketing 😉

E questo è il motivo per cui, nel mio percorso Protocollo Fenice, lascio questa parte per ultima e non perché sia meno importante ma, semplicemente, è il problema minore che tu ci creda o no.

Sempre ricorrendo all’esempio della dieta e dell’allenamento, è perfettamente inutile che io mi abboni a bellissimi programmi di nutrizione e fitness se ho un problema legato a quello che in inglese si chiama “emotional eating” (abbuffarsi ogni volta che percepisci certe emozioni).

Sei d’accordo?

Posso anche essere seguita dal team migliore in assoluto ma se non capisco prima il perché io continui a mangiare male e in modo disordinato o perché non tenga alla mia salute fallirò ie basta.

Quello che voglio dire è che gli strumenti sono indispensabili per arrivare alla destinazione finale (la tua missione di vita) ma sono inutili se usati da soli senza prima aver fatto un duro lavoro su te stessa.

Non discuto naturalmente sull’efficacia degli strumenti (beh, ci sono quelli sensati e quelli magari di moda che ti servono a poco) ma su come e quando vengono utilizzati.

Gli strumenti sono sempre un qualcosa semplicemente “al servizio di”, “che servono per”.

Possono essere estremamente preziosi o assolutamente inutili. Dipende solo da come e quando li usi.

Ecco un esempio semplice.

Sei in un negozio specializzato in abbigliamento sportivo e ci sono decine di bellissime scarpe esposte. Tutte promettono prestazioni elevate, comodità eccetera. Spenderesti i tuoi soldi per prenderne un paio se ancora non hai nemmeno deciso se e quale sport inizierai a praticare? Magari sì (ci siamo cascate tutte almeno una volta!) ma, così facendo, rischi di trovarti con delle scarpe per trekking quando, magari, a te servono in realtà delle scarpe specifiche per l’hip hop. E ballare con delle scarpe da trekking non è proprio un’esperienza fantastica (e magari te la prendi pure con le scarpe come se queste fossero il problema quando il punto è che a te serve altro ma non lo vedi).

Veniamo ora a te ed a cosa puoi fare per munirti degli strumenti che ti servono in base a ciò che hai scoperto finora.

Scrivi sempre sul tuo quaderno una lista di problemi che sai o immagini possano romperti le scatole nel raggiungimento degli obiettivi. Cerca di essere obiettiva e di raggruppare ciò che rilevi. Ti assicuro, infatti, che la maggior parte dei problemi e fastidi che avverti appartengono ad una macroarea (esempio: bassa autostima o tendenza al procrastinare).

Una volta che li hai identificati procurati dei contenuti che possano aiutarti a risolverli, anche nel mio blog trovi qualcosa ma sono sincera, non è certo il mio focus perché non propongo corsi o libri su uno o più strumenti della crescita personale. Il materiale che ho preparato (e che è perennemente work in progress) è riservato solo alle mie clienti.

Ad ogni modo puoi trovare veramente molti spunti su youtube e su alcuni blog famosi di crescita personale. Puoi anche acquistare dei libri specifici sull’argomento che devi affrontare.

Ma non è ancora finita.

Durante il tuo percorso, segnati sempre sul quaderno eventuali altri problemi che rilevi mano mano, cerca di essere il più possibile ricettiva. Devi essere serena nel guardarti dentro, ricorda sempre che ciò che vuoi più di ogni altra cosa è realizzare la tua missione di vita e sentirti finalmente felice, il resto non ha tutta questa importanza.

Ti avviso perché io stessa sono una pro dell’autocommiserazione. È facile cadere in questa trappola quando sei stanca, oberata da tante cose da fare e magari al termine di una giornata da dimenticare. 

Va bene autocommiserarti per un po’ ma poi basta, rialzati e riprendi la tua strada che quella è l’unica via per realizzare te stessa e vivere la vita che meriti, che desideri e che devi vivere per non arrivare con mille rimorsi quando è troppo tardi.

Se rilevi più di una difficoltà non fa niente, scrivi e cerca di trovare subito lo strumento adatto.

Ricorda sempre: devi puntare alla ricompensa finale (la tua missione di vita) e, per riuscirci, ovviamente ci sono diversi ostacoli da superare e nemici da affrontare e battere.

Riuscirci è possibile ma devi volerlo davvero. È fondamentale, inoltre, aver fatto un lavoro efficace prima di partire per questa avventura (i valori guida, gli obiettivi), viceversa potresti perderti facilmente durante il percorso.

“La pazienza, la perseveranza e il sudato lavoro creano un’imbattibile combinazione per il successo.” Napoleon Hill

Considerazioni finali su come trovare la propria strada

Eccoci arrivate alla fine di questa lunga guida, se hai retto fino a qui vuol dire che sei incredibilmente motivata 😁

Abbiamo visto che per trovare la propria strada ed essere felice nella vita è necessario partire dai valori interiori, quelli che guidano ognuno di noi, proprio come una bussola o una mappa.

Vivere una vita non allineata o, peggio, lontana dai propri valori guida significa essere infelici senza se e senza ma.

Ti ho mostrato come trovare i tuoi valori guida sottolineando che è una missione che richiede tempo proprio perché parliamo della parte più profonda, autentica e nascosta di noi.

Se ti metti a fare l’esercizio che ti ho insegnato e trovi i tuoi valori guida dopo 10 minuti fatti venire il sospetto che siano desideri più che valori.

Come ti ho suggerito, ripeti questo esercizio più di una volta, prenditi il tempo necessario per immergerti nelle profondità del tuo essere. Non è una gara di velocità. Puoi vincere solo se riesci davvero a trovare la tua strada, la tua missione di vita.

Dopo aver individuato i tuoi valori guida devi collegarli alla tua missione di vita sempre seguendo l’esercizio che ti ho proposto. Anche in questo caso bisogna essere pazienti. Non ti accontentare mai della prima risposta che ti viene. Se lo fai potresti toppare poi gli obiettivi e tutto il resto. In poche parole, perderesti solo altro tempo prezioso.

Calma e datti il giusto tempo.

Poi tocca agli obiettivi che devi raggiungere per realizzare realmente la tua missione di vita. Potrebbe essere uno solo o più di uno (generalmente è la seconda).

Generalmente non tutti hanno la stessa importanza. Avrai quindi obiettivi più grossi e dunque impegnativi ed altri meno che ti richiederanno minor tempo ed energie.

Ricordati dell’importanza di “sviscerare” ogni obiettivo individuando le sotto azioni che devono essere compiute per centrarlo (vedi l’esempio del corso X che costa 3000 euro, soldi magari che al momento non puoi spendere per cui devi capire come averli eccetera).

A questo punto non ti resta che programmare la tua routine quotidiana inserendo le azioni da fare per i singoli obiettivi. Come ti ho detto, le tempistiche variano in base al tipo di obiettivo, dal numero di azioni che devi svolgere e dalla tua vita ovvero gli impegni che hai ogni giorno. Ricordati di considerare il tempo effettivo che ci vuole per un task aggiungendo un 10-15% di tempo.

Infine devi risolvere le criticità ovvero gli ostacoli che stanno davanti al tuo cammino (non temere, li abbiamo tutti!). Ti ho suggerito di scrivere un elenco di problemi che già conosci prima di iniziare così da cercare di risolverli in partenza o comunque migliorarli. Forse ti sembrerò ottimista nel parlare si risoluzione problemi ma è così. Se hai già letto o visto qualche mio contenuto sai che sono stata da due psicologi per 8 anni (e li ringrazio ancora oggi) per cui so benissimo quanto tempo serva per sciogliere un nodo, magari un trauma.

Però, se non ci sono episodi particolarmente gravi nel tuo passato che ti condizionano, sappi che aumentare la tua autostima, smettere di fumare, costruire un’abitudine positiva come mangiare sano o allenarsi ogni giorno, avere la motivazione necessaria per combattere ogni giorno, smettere di procrastinare, riuscire a parlare in pubblico, smettere di essere timido eccetera eccetera sono obiettivi assolutamente veloci da raggiungere.

So che c’è molta resistenza di fronte a questo discorso.

Mi rendo conto che non è piacevole realizzare che quello che considero un grosso problema molto complicato (o peggio, “sono fatta così”) è in realtà un ostacolo che posso superare con le mie sole forze. È una sensazione che io stessa ho vissuto. Ricordi che sono cintura nera di autocommiserazione? 😅

Anche in questo caso ti invito a guardare oltre, a guardare e rimanere concentrata solo ed esclusivamente sul trovare la tua strada, realizzare la tua missione di vita ed essere finalmente felice (prima che sia troppo tardi).

In ogni caso ti ho suggerito di vedere video, leggere articoli o libri sull’argomento specifico di tuo interesse (non divagare perché in questo momento devi rimanere concentrata).

Bene, eccoci davvero alla conclusione di questa lunga guida su come trovare la propria strada.

Spero che tu possa aver preso degli spunti utili per cominciare a lavorare su te stessa e sulla tua missione di vita. Il consiglio che ti do è agire ora, lo so che lo dicono tutti e che lo avrai letto decine se non centinaia di volte ma ti assicuro che è veramente l’unico modo possibile per ottenere qualcosa. Sono sicura che le cose che hai in questo momento non ti sono esattamente piovute dal cielo, probabilmente, almeno alcune, le hai cercate, rincorse, te le sei sudate e guadagnate con sforzo. E le hai ottenute perché hai agito senza pensare troppo a lungo. Anche quando eri molto piccola hai agito per imparare a bere il latte, a camminare, a parlare, a scrivere eccetera eccetera. Però l’azione senza alcuna riflessione porta spesso al caso ed al caos. Quindi riflettere, pianificare ed agire. Prenditi anche più tempo per riflettere (trovare i tuoi valori e la tua missione di vita), vai veloce nella pianificazione (settare gli obiettivi e fare il planning delle azioni quotidiane da svolgere) ed agisci il più possibile.

Una volta che sai dove andare, vai. Nel dubbio agisci, se sbagli non importa, gli errori servono proprio per fare esperienza e raddrizzare il tiro.

Non perdere tempo prezioso a fare la pianificazione perfetta perché i piani sono fatti per essere cambiati ed anche di frequente. E se non lo fai tu sarà la vita a cambiarti i piani.

Se, arrivata fino a qui, sei veramente decisa a cambiare il corso degli eventi della tua vita ed essere felice richiedi subito il mio Video Training gratuito ed inviare la tua candidatura al percorso Protocollo Fenice.

come trovare la propria strada video gratis

Avrai quindi la possibilità di prenotare una consulenza gratis di un’ora con me, il tutto senza alcun impegno da parte tua. Se ci sono i presupposti, da entrambe le parti, per lavorare insieme inizieremo questo percorso che ti porterà a capire come trovare la tua strada e realizzare la tua missione di vita. In caso contrario sarò ben felice di averti dato alcuni spunti sulla tua situazione che puoi (devi!) sfruttare subito.

Non vedo l’ora di parlare con te,

Valentina

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IL VIDEO È ANCORA DISPONIBILE:

Come realizzare la tua missione di vita tramite il Laser Focus Method

Senza doverti trasformare in un Navy Seal, senza sottoporti a sfiancanti morning routine e senza ritrovarti al punto di partenza finito l’entusiasmo iniziale

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